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Si parte per lo Zambia


Tutto ha inizio a luglio dell'anno scorso quando, mentre lavoravo in una meravigliosa riserva in Umbria per Natura Survivol, ricevo la telefonata di Davide Bomben (Presidente di AIEA) che mi preannuncia l'interesse del nostro progetto

Trip to Rescue da parte di una riserva sulle rive del Luangwa in Zambia. Questa fantastica quanto inaspettata chiamata mi ricorda che sono ancora una guida safari nonostante siano passati ben 583 giorni dal mio ultimo lavoro in Africa a causa dell'epidemia che ha sconvolto il mondo.

Dopo una prima telefonata conoscitiva con il committente, inizia un intenso traffico di mail, telefonate, messaggi e scartoffie per arrivare all'accordo che mi impegnerà per sei mesi nelle riserve di questo facoltoso imprenditore con l'obbiettivo di trovare le condizioni giuste per creare e gestire progetti di formazione, volontariato e turismo naturalistico firmati Trip to Rescue – AIEA. 

Carico a mille ma anche un pò spaventato per la nuova esperienza che si preannuncia ricca di incognite, il 6 novembre alle ore 20:10 parto dall’aeroporto di Milano Malpensa dopo una veloce diretta sulla pagina facebook di AIEA nella quale saluto gli amici. Arrivo a Lusaka il 7 novembre alle ore 14.40 con un volo Ethiopian Airlines e dopo una lunga trafila burocratica per il visto e un attento controllo del mio bagaglio tecnico da parte della dogana, finalmente metto piede nel paese a forma di farfalla. 

L’Aeroporto internazionale Kenneth Kaunda è il più grande aeroporto del paese e si trova a circa 14 km dalla capitale quindi il tragitto verso il mio primo agognato letto è abbastanza breve e il driver corre spedito verso la meta.

La mia permanenza nella capitale dura tre giorni, giusto il tempo di conoscere il proprietario delle riserve e la sua famiglia che si dimostrano davvero molto ospitali e cordiali. In questa occasione non ho il tempo di visitare la città che si trova su un altopiano a 1.300 mt di altezza, conta 1.267.440 (censimento 2018) ed è il principale snodo commerciale e politico di un paese pacifico e politicamente stabile.

Come molte grandi città dell’Africa centro meridionale è un turbinio di piccole attività ai bordi delle strade, di mercatini, di gente che si sposta a piedi o sui mini bus e io, affascinato da tutto quello che mi circonda, non riesco a stare fermo un secondo sul sedile dell’auto.

I giorni a Lusaka passano velocemente e mi permettono di organizzare i preparativi per il mio soggiorno nella riserva sul Luangwa river. Dopo l’ultima riunione, la firma di alcuni documenti e l’acquisto delle scorte alimentari sono pronto per partire!

Il giorno 10 novembre alle 7.00 del mattino mi metto in viaggio, l’autista è un signore simpatico e gentile che lavora per il proprietario della riserva da 20 anni, conosce perfettamente tutte le strade e i villaggi che incontriamo nel tragitto e gli piacciono i biscotti Bakers, quindi siamo in perfetta sintonia.

Dopo circa 3 ore di strada e dopo aver passato diversi mercatini pieni di mango, carbone e incrociato villaggi perfettamente integrati nella rigogliosa natura circostante usciamo dall’unica strada asfaltata della provincia e ci addentriamo nel bush alle porte della riserva che si trova nel distretto Nyimba in Eastern Province, una delle 10 dello Zambia.

 

Io sono sempre più affascinato da una natura dirompente, ansioso di conoscere i nuovi colleghi e di vedere il grande fiume che ha impedito fino ad oggi la costruzione di insediamenti umani ed è il santuario per centinaia di specie animali e vegetali che vivono nelle sterminate savane boschive dell'area.

 

L'avventura è solo all'inizio, se mi seguirete nei prossimo articoli  vi mostrerò le mie esperinze nelle meravigliose Savane Color Smeraldo dello Zambia. 

 

Muyende bwino


          Davide Sita

  • Guida naturalistica AFGA
  • Consigliere Associazione Italiana Esperti Africa
  • Direttore Trip to Rescue Project
  • Responsabile Turismo e Conservazione Private Reserve Zambia

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